Da questa mattina sto ricevendo numerose telefonate da parte di genitori profondamente preoccupati e arrabbiati per la scelta – comunicata al momento solo in via ufficiosa – di trasferire a brevissimo la scuola materna della Casarsa, di Eboli, presso il plesso del Rione Pescara, distante oltre 2 chilometri.
Una decisione che comporterebbe enormi disagi organizzativi per le famiglie, ma che soprattutto dimostra una totale mancanza di sensibilità nei confronti dei bambini, da parte dell’attuale Sindaco e degli assessori competenti alla Pubblica Istruzione e ai Lavori Pubblici.
È inaccettabile che, dopo il gravissimo errore per la chiusura dell’Agatino Aria – senza dimenticare le vicende del Molinello e della Salita Ripa che ancora oggi risultano solo parzialmente risolti, si continui a operare con la stessa superficialità e con le stesse modalità. Le famiglie e gli alunni stanno ancora pagando il prezzo di scelte sbagliate e non pianificate.
Mi auguro che si tratti solo di voci, anche se il personale scolastico risulterebbe già informato e, indirettamente, anche le famiglie. Di fronte a tutto questo non posso tacere.
L’insensibilità dimostrata verso i bambini dell’Agatino Aria è ancora viva nella memoria di tutti: a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, decine di bambini sono stati privati del loro primo giorno di scuola, un momento unico e irripetibile. Una situazione che il Sindaco conosceva con largo anticipo, ma per la quale sono serviti oltre due mesi per arrivare a una soluzione ancora oggi precaria.
Ora, purtroppo, la storia rischia di ripetersi. Siamo all’assurdo.
Se questa era la scelta – a mio avviso profondamente errata – perché non pianificare per tempo un ampliamento del plesso della Casarsa, sfruttando le numerose risorse disponibili, a partire dai fondi del PNRR?
Considerando che l’attuale scuola materna è ospitata in una struttura privata, cosa è stato fatto in questi quattro anni per individuare un’alternativa stabile e adeguata?
Invito il Sindaco a rivedere immediatamente questa ennesima decisione sbagliata. Qualora intendesse perseverare in questa linea di cattiva amministrazione, almeno si consenta agli alunni di concludere l’anno scolastico fino a giugno, evitando un danno improvviso alle famiglie e, soprattutto, un trauma ingiustificabile per i bambini.
Parlo non solo da rappresentante politica, ma prima di tutto da mamma, nella speranza – forse vana – che il Sindaco agisca come dovrebbe fare qualunque vero sindaco: da buon padre di famiglia dell’intera città.
COMUNICATO STAMPA DI
Filomena Rosamilia consigliera comunale e provinciale con delega alle pari opportunità e politiche sociali del PD



