Le voci di un rimpasto in giunta ad Eboli vanno avanti da tanto tempo.
Conferme e smentite che si rincorrono da mesi e che si soverchiano vicendevolmente in un continuo valzer di notizie, ma anche di interventi di questo o quell’esponente politico. Tempeste di vento che colpiscono Palazzo di Città con tanti, o forse troppi, galli pronti a cantare ma, si sa, quando a farlo sono in numero elevato, il sorgere del sole è un evento procrastinato continuamente.
Al centro di questa tempesta vi è il sindaco Mario Conte che si districa tra i mal di pancia in maggioranza, la rivendicazione sulla paternità della mozzarella, i numeri dei cittadini in piazza durante la manifestazione pro ospedale.
Il gruppo “Eboli Domani”, come già accaduto in passato, vuole un assessorato e non fa assolutamente nulla per nasconderlo. C’è però da sciogliere il nodo relativo al vicesindaco: Vincenzo Consalvo ovviamente non molla, come non molla le sue deleghe. Sciolto tale nodo, si potrà arrivare a sbloccare lo stallo.
Qualcosa potrebbe muoversi tra qualche giorno quando, terminate le ferie e con la ripresa delle attività post agostane, si tornerà a lavoro. Il tutto potrebbe passare per la nomina di un assessore alla cultura.
Elemento su cui Conte viene attaccato da qualche nostalgico militante comunista. Il glorioso Partito Comunista Italiano, infatti, ad Eboli ha ancora qualche rappresentate come, ad esempio, Alfonso Del Vecchio.
Conte assume ad interim tale ruolo e dato che, secondo le accuse, in città non si brilla per cultura, “sarebbe ora – dice l’attivista – che si faccia qualcosa”. Tra qualche giorno, dunque, si potranno avere maggiori notizie sul prossimo futuro di Eboli e sulla durata, in particolare, dell’amministrazione Conte.