Non si può definire di certo un successo il corteo di ieri ad Eboli per l’ospedale.
In effetti, la vigilia non è stata delle migliori tra defezioni, richieste di intervento e qualche mal di pancia di troppo ma la risposta dei cittadini di certo è stata all’altezza delle aspettative. In piazza, oltre agli ebolitani, c’erano appena tre sindaci, il padrone di casa e gli omologhi di Valva e Altavilla Silentina, c’erano le sigle sindacali, come Uil e Fisi, c’era l’opposizione in Regione Campania rappresentata dal consigliere della Lega Aurelio Tommasetti.
500 le persone in piazza: in pochi hanno risposto all’appello del sindaco Mario Conte che aveva chiesto una partecipazione di massa alla manifestazione, voleva che la cittadinanza partecipasse in difesa del proprio nosocomio. Gli ebolitani, però, non hanno risposto presente o in ogni caso non hanno seguito l’invito del proprio cittadino.
Qualcuno lo definirebbe un flop ed in effetti non si può gridare al successo tant’è che a pesare sono più le assenze che le presenze. La richiesta, oltre a quella di salvare il presidio ospedaliero da un ridimensionamento che potrebbe essere l’anticipo di una chiusura definitiva in favore dell’ospedale unico di Battipaglia, è anche quella di una nuova Asl a sud di Salerno che vada ad alleggerire il carico di una unica realtà provinciale.