Ancora roghi appiccati dalla mano dell’uomo ad Eboli. L’ultimo in cronocologia è quello di ieri giorno di ferragosto a Sant’Andrea. In un post su facebook un residente del posto ha spiegato cosa stava accadendo e come sono state salvate piante di olivo e l’incolumità dei cittadini. Nel suo post si legge:”Grazie all’operato di alcuni condomini e successivamente all’intervento della protezione civile ed emergenza boschiva, si è evitata la distruzione di centinaia di ulivi ,considerando anche le numerose palazzine vicinissime all’incendio, questa volta è andata bene alla località Sant’Andrea di Eboli”. Il giorno prima invece ad andare in fumo è stata l’area dell’ex Parco Fusco, in pieno centro tra via Gonzaga e Giovanni XIII in zona Paterno. Le lingue di fuoco anche qui appiccate dall’uomo sono state domate grazie ai vigili del fuoco e al supporto della polizia locale. Ancor prima giovedì sera a bruciare è stato monte Sant’Elmo, con i roghi che sono stati spenti solo venerdi sera. Il tutto senza dimenticare i venti ettari di vegetazione spariti sui monti di Eboli, sul finire di luglio, con tantissimi mezzi impiegati anche elicotteri. Insomma è caccia aperta ai piromani che stanno facendo bruciare ettari ed ettari di vegetazione ebolitana, compresi uliveti secolari e macchia mediterranea. Le forze dell’ordine sono al lavoro per scoprire chi abbia appicato questi incendi e consegnarli alla giustizia.