Home Attualità Fattura elettronica e regime forfettario: gli obblighi e i premi

Fattura elettronica e regime forfettario: gli obblighi e i premi

I titolari di partita Iva in regime forfettario che fatturano meno di 65mila euro all’anno sono esclusi dall’obbligo di adottare la fatturazione elettronica. Lo Stato ha comunque deciso di premiare i forfettari che scelgono di abbandonare la carta, con la riduzione da 5 a 4 anni del periodo valido per emettere gli avvisi di accertamento.

I contribuenti in regime forfettario hanno la possibilità di essere esclusi dal vincolo della fattura elettronica. Esistono tuttavia, come dichiarato dall’Agenzia delle Entrate, dei chiari requisiti da rispettare. Ma vediamo in primo luogo, sulla base della normativa vigente nel 2020, che cosa si intende per regime forfettario, introdotto con la legge di Stabilità del 2015.

Quello di cui stiamo parlando è un regime fiscale agevolato rispetto a quello definito ordinario. Coloro che possono accedervi sono i titolari di partita Iva che, nel corso dell’anno precedente, hanno guadagnato somme e incassato compensi non superiori ai 65mila euro. Al contempo, non devono avere superato il tetto dei 20mila euro fissato per le spese accessorie. Chi opera in regime agevolato si vedrà applicare un’unica imposta sul proprio reddito imponibile, nella misura del 15 per cento (o del 5 per cento se si tratta di una startup).

Tornando sull’argomento dell’e-fattura, in Italia è obbligatorio emetterla in regime ordinario sia per le transazioni nei confronti delle pubbliche amministrazioni sia per le operazioni B2B e B2C tra privati. Il vincolo posto dall’Agenzia delle Entrate ha favorito lo sviluppo di programmi completamente dedicati alla gestione della fatturazione elettronica come Fatture in Cloud. Il software è utilizzato da professionisti e imprese che hanno l’esigenza di gestire in maniera rapida, sicura e automatica la produzione della documentazione digitale.

Il gestionale può rivelarsi utile anche per chi si avvale del regime forfettario. Come detto in precedenza, non tutti gli appartenenti a questa categoria fiscale hanno l’obbligo di emettere l’e-fattura. Possono di fatto scegliere tra la versione digitale e quella cartacea.

Tuttavia, la legge di Bilancio 2020 ha introdotto un premio per i forfettari, al fine di favorire l’adesione alla fatturazione elettronica. Le partite Iva che dimostreranno di avere gestito digitalmente tutta la documentazione relativa ai ricavi e ai compensi dell’anno beneficeranno di una riduzione dei termini di accertamento previsti, che passeranno così da 5 a 4 anni.

Per ragioni di natura prevalentemente pratica, lo Stato italiano cerca quindi di incentivare i contribuenti forfettari al nuovo corso digitale, in modo particolare quelli che tra i propri clienti annoverano grandi società o imprese con sede all’estero.