A Solofra i funerali di Maria Rosa Troisi, donna vittima del femminicidio del 20 settembre scorso.
Giornata di ricordo anche a Battipaglia dove le bandiere di Palazzo di Città sono a mezz’asta da quasta mattina. Mentre Marco Aiello rimane in carcere, in attesa di decisioni da parte dei giudici dato che pare si stia lavorando per riconoscere all’uomo l’infermità mentale o in ogni caso qualche attenuante visto anche il tentativo di suicidio, le indagini continuano.
Secondo una prima ipotesi, Aiello ha accoltellato la moglie al culmine di una lite. Stando all’esame autoptico del medico legale Luigi Mastrangelo, tenutosi all’ospedale di Battipaglia, il colpo fatale è stato portato alla gola. L’ennesima lite, sembrerebbe per motivi di gelosia e perché lei avrebbe confessato un tradimento. Queste sono le testimonianze di Aiello dal carcere di Fuorni ma si tratta di ipotesi che non potranno mai essere verificate e né ce ne sarà bisogno dato che nulla può mai giustificare un tale efferato gesto.
I due figli della coppia, di sei e nove anni, sono stati affidati temporaneamente ai nonni paterni, anche perché i genitori della vittima sono defunti da tempo, ed in attesa della volontà dei giudici.
L’ultimo saluto, dunque, ad una donna, l’ennesima vittima di una lunga scia di sangue perpetrata in famiglia, tra le mura domestiche. Un altro caso di femminicidio, di odio, di rabbia repressa, di sopraffazione, un’altra sconfitta per l’intera società.