Annullata anche la tradizionale processione pomeridiana per le vie del centro: è prevista invece una veglia di preghiera in Cattedrale, alle 18.30, con letture, riflessioni, acclamazioni e canti in riferimento ai quattro momenti della processione medesima. È la seconda volta nella storia che la statua di San Matteo non varca le porte del suo duomo per abbracciare i salernitani. Qualche storico ricorda che avvenne nel 1917, anno di un furente nubifragio che lasciò il patrono tra le mura della cattedrale. Ad avere l’idea della veglia è stato il parroco don Michele Pecoraro, una sorta di processione virtuale, una veglia che avrà inizio alle 18.30 e sarà suddivisa in quattro momenti, gli stessi che scandiscono il corteo religioso. Si pregherà la Madonna, così come si sarebbe fatto davanti all’Annunziata. E poi si pregherà per gli ammalati, gli uomini che vivono in mare e di mare, gli amministratori. Presiederà l’arcivescovo Bellandi, che lo scorso anno visse per la prima volta, con entusiasmo, quella che per i salernitani è la festa delle feste.