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Fos, il 16 marzo si torna in strada

Non si ferma lo stato di agitazione degli operai della Fos a Battipaglia.

Nel pomeriggio di ieri, una delegazione dei 300 lavoratori che rischiano il posto, e con loro altri 300 dell’indotto, sono stati a Palazzo di Città dove hanno incontrato la sindaca Cecilia Francese e l’amministrazione comunale. I manifestanti, sentiti gli organi governativi cittadini, hanno deciso di continuare sulla loro strada ed hanno ufficializzato ciò che avverrà nei prossimi giorni. Innanzitutto, continua il presidio con lo stato di agitazione ed è stata dichiarata la mobilitazione generale per il prossimo 16 marzo.

I manifestanti, gruppo composto da operai e sindacati, chiamano a raccolta la cittadinanza: associazioni, fondazioni, parrocchie, semplici cittadini, studenti, tutti dovranno essere presenti in strada per gridare e difendere il lavoro. Questo, almeno, è il piano presente nelle menti degli organizzatori che però non si limitano soltanto ai battipagliesi, ma allargano gli inviti a partecipare anche al resto del territorio. I sindaci, in primis, sono attesi nelle strade della città di Battipaglia anche alla luce della loro presenza nei primi giorni di agitazione.

«Dobbiamo difendere un’eccellenza del tanto declamato Made in Italy – dicono gli operai – non si tratta solo di salvare il nostro posto, ma di tutelare un qualcosa che fa parte di questo territorio e che consente una crescita economica costante. Se la fabbrica dovesse chiudere – argomentano – sarebbe un grave danno per tutto il comprensorio, una scelta che avrà una ricaduta negativa su diversi ambiti della società. Purtroppo a questo non si pensa e il nostro obiettivo è anche risvegliare le coscienze della Piana del Sele e dell’intera provincia perché è in ballo sì il nostro futuro, ma anche quello di tutti».