Pare ci siano degli spiragli per la vertenza Fos di Battipaglia.
Nella giornata di ieri, sindacati e rappresentanti degli operai sono stati a Roma per un confronto col Ministero del Made in Italy. La proprietà della fabbrica, il gruppo Prysmian, ha deciso di chiudere cessando la produzione di fibra ottica, una presa di posizione che pare irremovibile. L’obiettivo dunque è quello di salvaguardare i posti di lavoro dei trecento operai e dei trecento indiretti.
Stando ad un nota delle varie sigle sindacali il lavoro del dicastero guidato dal ministro Urso va proprio in tal senso ed una prima, seppur piccola, vittoria è stata portata a casa. Gli impianti della fabbrica, anche se senza concreta produzione, non verranno fermati fino al 30 di aprile. Una ulteriore proproga, dunque, è già in essere e durerà sei settimane. Ciò ha lo scopo di accelerare l’identificazione di una soluzione. C’è, poi, un altro punto molto importante: nei prossimi giorni, i rappresentanti dei lavoratori e l’azienda si incontreranno nuovamente per affrontare un tema fondamentale, quello cioè legato agli aspetti economici.
Attualmente è in corso la Cassa Integrazione e si dovrà far luce su alcuni aspetti tra cui la definizione di essa per tutelare il reddito degli operai oltre all’individuazione di strumenti per l’attivazione di piani sociali a seconda del lavoratore: pensionamenti, ricollocazioni, incentivi e via discorrendo. La mobilitazione, anche dopo l’incontro, ovviamente non si ferma: prossimo appuntamento col ministero è per il 19 di marzo in cui si discuterà di questi temi mentre per il 18, in quel di Battipaglia, è confermato il corteo per le vie di cittadine.
Organizzata dalle sigle sindacali, la manifestazione vedrà la partecipazione delle istituzioni del territorio, non soltanto della Piana delle Sele, ed è stato lanciato un appello alla popolazione e alle varie parti sociali ad una grande partecipazione di massa con l’obiettivo di lanciare un segnale forte.