Dopo riunioni, consigli comunali, vertici, qual è la situazione della Fos Prysmian a Battipaglia? Volendo riassumerla con una sola parola si potrebbe dire che è tragica. Al momento, a nulla è valso quanto fatto negli ultimi mesi e le proteste sono rimaste inascoltate.
Al governo, e più nello specifico al ministero delle Imprese e del Made In Italy, pare abbiano preso tempo ma nel frattempo i lavoratori sono sempre più disperati perché il loro posto di lavoro è quanto mai a rischio. Ovviamente il caso è diventato politico con la destra e le sinistra, e loro rappresentanti, che continuano a litigare mandandosi accuse vicendevolmente.
Esempio, giusto per citarne qualcuno, sono il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone e il deputato del Partito Democratico figlio d’arte Piero De Luca. Al momento, in ogni caso, la vertenza è ancora in essere proprio perché il pericolo licenziamento rimane ed è molto forte, oltre al fatto che nemmeno la cassa integrazione è stata bloccata.
Tornando alla politica, ogni schieramento di ogni colore è intervenuto nel merito e quando c’è stata la benché minima novità positiva per i trecento operai sono stati tutti pronti ad intestarsi il traguardo. All’orizzonte la situazione è davvero complicata tanto per i lavoratori quanto per coloro che si occupano dell’indotto.
Il numero, a questo punto, arriverebbe a circa seicento unità di persone che potrebbero trovarsi da un momento all’altro senza lavoro e con loro seicento famiglie che perderebbero una sicurezza economica non indifferente in uno dei periodi storici più difficili della storia recente italiana ed internazionale.
Il futuro non è di certo roseo, ma qualche novità dovrà forzatamente esserci per chiarire il domani di una delle realtà industriali più importanti del mezzogiorno.