La situazione della Fos – Prysmian a Battipaglia continua a tenere banco.
Dopo la manifestazione di ieri dinnanzi ai cancelli della fabbrica, a cui hanno partecipato anche numerosi esponenti politici del territorio, le sigle sindacali continuano a portare avanti le proprie tesi. La Filctem Cgil, la Femca Cisl e la Uiltec, infatti, hanno nuovamente posto all’attenzione del governo la necessità di puntare sul prodotto italiano e non su quello estero, sia per l’aspetto commerciale e di ricaduta economica della cosa ma anche per l’elemento della sicurezza che solo la fibra italiana può garantire.
«Il Ministero – dicono le sigle sindacali – aveva annunciato un tavolo tecnico promosso da Agicom e partecipato da produttori e installatori di fibra ottica per definire le linee guida di Infratel, stazione appaltante per le telecomunicazioni, che i soggetti attuatori dovranno rispettare nelle attività oggetto di appalto pubblico. Il tavolo tecnico – aggiungono – si concluderà entro poche settimane ma, ad oggi, non ha prodotto novità significative rispetto alla possibilità di creare un mercato domestico per la fibra ottica di altissima qualità e sicurezza».
La richiesta dei sindacati, di cui si è ampiamente discusso ieri e che viene ribadita in un comunicato, è che il governo centrale si impegni per garantire e tutelare la fibra locale e che non vada a comprare all’estero un prodotto che non può garantire la medesima eccellenza. Inoltre, le organizzazioni sindacali hanno chiesto nuovamente al ministero delle imprese e del made in Italy, guidato da Adolfo Urso, un ulteriore incontro nel quale si dovrà parlare di certezze e si dovranno ottenere rassicurazione per il futuro dei 300 lavoratori oggi a serio rischio licenziamento.