Alle prime luci della mattinata, i carabinieri della Compagnia di Agropoli,diretti dal capitano Fabiola Garello, con il supporto delle unità dell’Arma territorialmente competenti,
hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, nei confronti di 8 soggetti, indagati
per i reati p. e p. dagli artt. 624 – 625 c.p., nel territorio della provincia di Caserta.
L’indagine, originata da alcuni episodi di furto commessi in Castellabate, ha consentito di ricostruire l’esistenza di un gruppo criminale, dedito in maniera stabile al compimento di furti
nella zona del Cilento.
Sintomo dell’elevata pericolosità dei soggetti, la serie innumerevole di reati predatori commessi solo in qualche mese di attività, tutti con target molto precisi fondati sulla massiva
presenza di rame: l’Oasi del Fiume Alento, opifici, cabine elettriche, sedi operative di aziende, centrali telefoniche, sono alcuni fra i principali obiettivi, cui si abbinavano secondariamente
abitazioni, depositi e rimessaggi di barche. Il tutto per un giro di affari stimato di circa 150.000 euro di refurtiva, sottratta nei vari episodi occorsi in San Giovanni a Piro (SA),
Castellabate (SA), Prignano Cilento (SA) e Cicerale (SA), Lusciano (CE), Acerra (NA), Montoro (AV). L’attività di indagine, concentrata nell’arco di pochi mesi, ha altresì consentito di
evidenziare come il gruppo criminale, concentrato sulla sottrazione di rame, non disdegnasse tuttavia anche refurtiva di altro genere, derubando finanche alcune derrate alimentari.
comunicato stampa