C’è anche l’eurodeputata di Forza Italia e del Partito Popolare Europeo Lucia Vuolo al fianco dell’imprenditoria del Sud che chiede la pace fiascale.
“Quando sono stata eletta al Parlamento europeo non ho mai perso l’abitudine di ascoltare imprenditori, cittadini e lavoratori. Un metodo che mi sta consentendo di essere sempre al fianco di associazioni come AsLim Italy e del presidente Alessandro Fucci anche nella raccolta firme per ottenere un fisco maggiormente reattivo alle necessità dei cittadini”.
“Le imposizioni fiscali di uno Stato hanno l’obiettivo di assicurare servizi sul territorio nazionale che altrimenti sarebbero improbabili. Il problema sorge però quando i cittadini o le imprese non riescono più a sopportare economicamente la tassazione, che in alcuni casi è fuori da ogni logica. Quello che vedo – aggiunge – è gente, come i liberi imprenditori, che chiede dilazioni dei pagamenti al fisco fino a 10 anni o, in alcuni casi, la cancellazione dei debiti in virtù dell’evidente impossibilità al pagamento”.
“La manovra del governo 2023 ha previsto l’annullamento dei debiti sotto i mille euro, alleggerendo così la riscossione e i cittadini. Piccoli passi che non cambiano il fatto che, metaforicamente, l’8 giugno finiremo di lavorare per lo Stato, cinque mesi all’anno di lavoro sono tutti per il fisco italiano. Io penso che l’idea del Presidente Berlusconi sia sempre attuale e certamente da discutere: una flat tax che consenta di poter lavorare per vivere e non lavorare per pagare le tasse. Meno tasse e maggiore ricchezza per tutti. Abbiamo un Governo eletto che è tornato ad ascoltare. La flat tax – conclude – potrebbe essere una di queste politiche”.
