Ha deciso di togliersi la vita con un colpo di pistola al petto Luigi Amato, primo dirigente della polizia di stato trovato morto a San Mango Piemonte all’interno della sua auto vettura.
53 anni, Amato lascia una moglie e due figli. Sull’accaduto la squadra mobile di Salerno ha avviato un’indagine per cercare di chiarire le ragioni che hanno portato al suicidio, anche alla luce di un biglietto che sarebbe stato ritrovato accanto al corpo dell’uomo.
Amato aveva prestato servizio presso la DIGOS, la Sezione Volanti e l’Anticrimine della Questura di Salerno, alla guida del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nocera (SA) e, da pochi mesi era collocato presso la DIA di Roma.
Sull’episodio è intervenuto il Libero Sindacato di Polizia, che più volte ha sollecitato i vertici del Ministero dell’Interno perché si adottasse un’adeguata strategia finalizzata a debellare la piaga suicidi nella Polizia di Stato che ha mietuto un numero impressionante di decessi.
“Il Libero Sindacato di Polizia – si legge nella nota – tenuto conto anche di altre note inerenti delicate problematiche che affliggono non poco gli operatori della Polizia di Stato alle quali non è stato dato riscontro, si riserva di attuare prossime iniziative di protesta nelle forme consentite dalla legge”.