Sulla mensa scolastica ad Eboli si continua a dibattere.
Tra le problematiche registrate vi è la denuncia di Mariarosaria Morrone, madre di due bambine. La donna è residente a Campagna, ma le bimbe frequentano la scuola per l’infanzia ad Eboli. E qui il vulnus: nel regolamento comunale, per i non residenti vale l’inserimento nella fascia più alta e cioè l’ottava. 4.25 euro a pasto è il prezzo da dover pagare, cifra che raddoppia nel caso in oggetto dato che le quote da pagare sono due.
La famiglia dalla donna, però, stando all’Isee dovrebbe essere collocata in seconda fascia, andando quindi a pagare meno della metà. «Un costo che non riusciamo a coprire – dice affranta la signora – se siamo in seconda fascia c’è un motivo e non è quindi giusto che si debba pagare così tanto».
Il problema nasce dal fatto che le due piccole hanno la residenza in un comune, Campagna, che non è Eboli ma frequentano tale scuola perché la stessa è logisticamente più vicina e maggiormente praticabile. Per tale motivo, la famiglia delle bambine ha scelto di farle frequentare l’istituto Romano. La donna si sarebbe anche recata al comune per chiedere spiegazioni ed un funzionario le avrebbe risposto che la motivazione sarebbe riscontrabile nella mancanza di una convenzione tra i due enti pubblici.
«Potrebbero essere diverse le persone nella mia stessa situazione – aggiunge la donna – ma al momento non ne conosco. La mia richiesta è quella semplicemente di un accordo tra Eboli e Campagna con il quale residenti e non residenti vengano equiparati e dunque la fascia venga scelta in base al reddito come succede per tutti».
La donna si rivolge ai due sindaci, rispettivamente Mario Conte e Biagio Luongo, al fine di ottenere giustizia.