Venti tra medici, ostetriche e infermieri dell’ospedale di Nocera Inferiore sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo per la morte di una neonata avvenuta il 22 marzo 2018. Secondo la ricostruzione della Procura – che dovrà essere verificata in aula – la gestione del parto non sarebbe stata conforme ai protocolli.
Una grave ipossia fetale intrauterina non sarebbe stata individuata tempestivamente, rendendo necessario un monitoraggio più accurato e un intervento anticipato.
Il parto cesareo sarebbe stato eseguito quando le condizioni del feto erano già particolarmente critiche. L’autopsia ha attribuito il decesso a un arresto cardio-circolatorio provocato da asfissia da inalazione di liquido amniotico.
Alla nascita, alla 41ª settimana, la neonata presentava un quadro clinico gravissimo, con encefalopatia ipossico-ischemica, insufficienza cardiorespiratoria, ipotonia e acidosi metabolica. Nonostante i tentativi di rianimazione, la piccola non è sopravvissuta.
Ora spetterà al processo, fissato per febbraio, chiarire eventuali responsabilità e ricostruire con precisione ciò che accadde in sala parto.
