All’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno hanno confermato che Alessandro Caccavale, fidanzato di Anna Borsa, assassinata dall’ex Alfredo Erra,
di 42 anni, è fuori pericolo.
Il 38 enne barbiere nel tardo pomeriggio di ieri è stato estubato e trasferito dalla terapia intensiva al reparto di chirurgia, dopo un
delicato intervento nella torre cardiologica per estrarre i colpi di pistola dal torace. Anche il killer sta meglio, infatti Alfredo Erra
sempre nel pomeriggio di ieri è stato trasferito dal pronto soccorso al reparto detenuti del Ruggi dove gli hanno asportato il proiettile
rimasto incastrato nella scatola cranica.
L’imprenditore agricolo in giornata sarà sottoposto ad una Tac e se non ci saranno complicazioni potrà essere dimesso ed interrogato dal gip
per la convalida del fermo.
Infatti al momento, proprio perché si trova ricoverato in ospedale, non è stato ancora interrogato dal pubblico ministero Marinella
Guglielmotti, nè ha nominato un avvocato difensore. Gli inquirenti nel frattempo, grazie alle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze,
hanno ricostruito nei dettagli la dinamica della sparatoria.
Dopo aver ucciso la trentenne ex fidanzata, il quarantenne Alfredo Erra ha puntato la pistola contro se stesso sparando, ma il proiettile, di piccolo calibro, non è arrivato al cervello e si è fermato nella calotta cranica. Gli inquirenti attendono di poter interrogare l’uomo che ha sparato alla sua ex ragazza e capire le motivazioni che lo hanno spinto a compiere un atto estremo che ha portato alla morte della trentenne al ferimento del 38 enne, ed infine al suo tentato suicidio terminato con un inseguimento e poi l’arresto da parte della polizia e dei carabinieri.
Invece sarà il medico legale incaricato in queste ore a chiarire esaminando la salma della 30 enne, sotto sequestro nella cella frigorifera dell’obitorio del Santa Maria della Speranza di Battipaglia, i dettagli che hanno provocato il decesso della 30 enne Anna Borsa, anche per far
luce su quanti proiettili hanno ucciso la collaboratrice del salone di bellezza.
Le ipotesi al momento parlando di almeno tre colpi andati a segno alla testa. Sinistra italiana di Pontecagnano Faiano, in accordo con la Federazione Provinciale, a valle del femminicidio che ha visto vittima Anna Borsa, ha ritenuto di chiedere all’Amministrazione Comunale: “di attivare le procedure di legge per intitolare a questa nostra concittadina un luogo pubblico della città di Pontecagnano”.