L’Asl Salerno ha aderito al progetto del Comune di Piaggine per la realizzazione di un centro diurno per anziani in P.zza Caduti sul Lavoro di Piaggine.
L’adesione è stata sancita con l’atto deliberativo n.17 adottato nella seduta del 15 gennaio 2019 e pubblicata all’Albo Pretorio dell’Asl Salerno il 16 gennaio 2019.
Il progetto promosso dall’Amministrazione Comunale, sottoscritto dal Sindaco di Piaggine Guglielmo Vairo e dal Commissario Straordinario dell’Asl Mario Iervolino, è finalizzato all’erogazione di servizi socio-sanitari-assistenziali, che mira a completare l’offerta sanitaria con servizi di tipo semi-residenziale, grazie alle competenze specifiche ed al supporto che sarà fornito dell’Azienda Sanitaria.
Il centro diurno, l’unico nel Distretto Sanitario N.69 (Capaccio-Roccadaspide), sarà ubicato in locali di proprietà del Comune che, a questo scopo, verranno ristrutturati e riqualificati grazie a fondi che saranno erogati dalla Regione Campania, nell’ambito della Programmazione della Regione Campania 2014-2020 relativa a interventi finalizzati all’introduzione, miglioramento ed espansione dei servizi di base a livello locale per la popolazione rurale.
Il Comune di Piaggine ha inteso in tal modo potenziare la collaborazione con altri soggetti pubblici operanti sul territorio per favorire la cooperazione nell’ambito di progetti di sviluppo territoriale.
L’Asl Salerno -nelle persone del Direttore Responsabile del Distretto Sanitario n. 69, Dott.ssa Giuseppina Arcaro e del Commissario Straordinario Dr. Mario Iervolino, cui va riconosciuta grande sensibilità e attenzione- ha accolto con favore l’iniziativa del comune cilentano, anche per l’effettiva carenza di questo specifico servizio per i pazienti della terza età.
Una volta finanziato e portato a regime, la struttura costituirà anche occasione di lavoro per diversi giovani territorio, che offriranno un’assistenza certificata a tanti anziani oggi assistiti a domicilio.
La realizzazione di questo progetto, dunque, è un ulteriore tassello che mira a superare il gap infrastrutturale rispetto alle aree non rurali e la scarsa offerta di servizi nel settore socio-sanitario. In questo modo si cercherà di arginare il processo di spopolamento e senilizzazione avviato ormai da qualche decennio nelle aree, non solo interne, del territorio cilentano migliorandone e potenziandone i servizi socio assistenziali.