Importante blitz dei carabinieri, per smantellare quello che per la Dda di Salerno era il rodato “sistema” di spaccio gestito da Giovanni Maiale junior, detto “a’ minaccia”.
Secondo l’accusa, amministrava, servendosi dei suoi più stretti familiari, un market della droga con una capacità finanziaria di 50mila euro al mese. Gli arresti all’alba di ieri.
I carabinieri del comando provinciale di Salerno, insieme al reparto territoriale di Eboli, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Maiale, indagato di
associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso e finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacenti. Il gip Giandomenico D’Agostino del Tribunale di Salerno, ha disposto, gli arresti domiciliari per il figlio (Michael Gerardi), la convivente (Antonella Marotta) e la nipote (Virginia Di Cunzolo). Obbligo di dimora, invece, per (Mario Del Vecchio) un’altra persona, partecipe del gruppo.
Sembra che Maiale, avvalendosi dei vincoli di parentela con i vertici dell’omonimo clan, egemone tra gli anni Ottanta e Novanta, e, in particolare, con il suo capo storico, Giovanni Maiale, aveva allacciato rapporti con i fornitori di droga del quartiere Barra di Napoli, ( in particolare con Claudia Rizzo, napoletana, raggiunta dalla misura degli arresti domiciliari, che risulterebbe essere il fornitore ufficiale al quale si rivolgeva la Di Cunzolo nei viaggi in Smart in direzione del capoluogo partenopeo). Trasferte finalizzate all’acquisto della materia prima, sostiene la Procura di Salerno.