Piana del Sele: nasce l’Organizzazione Produttori Bufalini della Piana del Sele.
Questa iniziativa unisce alcune delle aziende più significative del territorio regionale, con l’obiettivo di valorizzare un prodotto d’eccellenza: il latte bufalino. Il tutto per creare “rete” attraverso “l’Unione di Eccellenze”.
L’Organizzazione è guidata da Mauro Imbimbo, presidente, affiancato dalla vice Ylenia Garofalo. Il consiglio d’amministrazione include figure chiave come Maria Gabriella Pierri, Antonio Di Maio e Stefano Lanza, mentre Pierino Infante svolge il ruolo di direttore generale. Lucio Garofalo è responsabile marketing e Nicola Celso si occuperà degli aspetti tecnico-economici.
Questa struttura rappresenta un insieme di competenze e professionalità darà la forza all’organizzazione di crescere per essere un gruppo valido che sappia impattare in modo propositivo sul mercato, che valorizzi le aziende e i prodotti bufalini, puntando in primis sulla qualità e successivamente a migliorare l’aspetto commerciale.
Attraverso strategie opportune si intende migliorare lo scambio commerciale del latte e valutare il suo giusto peso sul mercato, garantendo agli allevatori l’esatta collocazione nel settore, sicurezza e fiducia al proprio lavoro.
La nascita dell’Organizzazione Produttori Bufalini della Piana del Sele rappresenta un passo significativo verso una maggiore valorizzazione del latte bufalino, simbolo della tradizione locale.
Con una leadership forte e un’ampia rete di aziende, l’organizzazione ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento nel settore e contribuire allo sviluppo economico della Piana del Sele e della Regione Campania.
Questa iniziativa non solo sostiene gli allevatori locali, ma promuove anche il patrimonio culturale e gastronomico della regione, garantendo un futuro prospero per l’agricoltura bufalina.
La OP Bufalini della Piana del Sele, con la propria precisa peculiarità, rappresenta un importante esempio di aggregazione finalizzato ad accrescere il potere contrattuale dei singoli soci e, al contempo, notevoli economie di scala nel proprio comparto produttivo.
Purtroppo il Regolamento CE n. 1308/2013, così come i precedenti regolamenti 1234 del 2007, 1037/2001 e ancor prima, 2200 del 1996, prevede specifici regimi di aiuto esclusivamente nei settori dei prodotti ortofrutticoli, della viticoltura e della olivicoltura sia da olio che da tavola , attraverso lo strumento dei Programmi Operativi proposti e realizzati dalle O.p.
In questo contesto non si comprende come “l’oro bianco”, così viene magnificata convenzionalmente la produzione di latte di bufala, non possa beneficiare degli aiuti comunitari previsti per la realizzazione di Programmi Operativi che darebbero significativo impulso ad un comparto che proprio in questi giorni attraversa una profonda crisi di rapporti con le aziende di