Battipaglia all’attenzione nazionale per il Pnrr.
Non per meriti, purtroppo, ma per irregolarità nella gestione dei fondi. A dirlo è il Codacons che a livello nazionale ha segnalato diversi comuni alla Corte dei Conti e all’Autorità Anticorruzione chiedendo di aprire una indagine sull’utilizzo dei finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Sono quaranta i comuni italiani interessati da questo focus dell’associazione e tra essi il capofila della Piana del Sele. Codacons ha inviato ai comuni una istanza di accesso agli atti volta ad avere copia di tutti i documenti relativi alle procedure di affidamento.
Dai documenti ricevuti dalle amministrazioni comunali, tuttavia, sembrerebbe esservi un’erronea gestione di tali fondi e ritardi nell’attuazione dei progetti, nonché sviamento dalle finalità dei progetti che avrebbero dovuto realizzare gli enti assegnatari dei fondi. Se alcuni comuni non hanno fornito la documentazione la documentazione richiesta c’è chi lo ha fatto, ma risulterebbero irregolarità.
Tra Cremona, Agrigento, Velletri e altri compare anche il comune guidato da Cecilia Francese. Il Codacons ha dunque chiesto alla Corte dei Conti, all’Anac e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di predisporre tutti i controlli necessari per accertare eventuali irregolarità nell’uso dei fondi pubblici legati al Pnrr da parte delle amministrazioni locali, e sanzionare qualsiasi illecito a danno della collettività.
Che sia un’altra spada di Damocle su Palazzo di Città?