“L’intervento di chi denuncia la nostra assenza è inappropriato”.
Non si è fatta attendere la replica dell’amministrazione dopo l’esposto sul rischio amianto presentato alle autorità competenti (Arpac, Asl, Carabinieri Noe e Comune) dal Comitato Tutela Ambiente. Nell’istanza, basata su una richiesta di verifica ad ampio raggio dei contenitori industriali situati in pieno centro urbano e completamente ricoperti di eternit, il comitato ha anche lanciato una stoccata al governo cittadino, giudicato “troppo attendista viste le criticità”.
“Dopo circa vent’anni di silenzio e disattenzione – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Carmine Spina – abbiamo riacceso i riflettori su questa tematica e continueremo a farlo con dedizione e con coraggio. Solo una settimana fa abbiamo sollecitato la rimozione delle coperture dei manufatti dell’ex tabacchificio Ati di Via Alfani. Dico ciò per evidenziare il nostro lavoro e la nostra preoccupazione verso un problema che intendiamo risolvere oltre ogni forma di pubblicità o slogan. Noi ci siamo e lo stiamo dimostrando”.
“L’impegno per la bonifica delle strutture ricoperte di amianto – aggiunge il sindaco, Giuseppe Lanzara – risale ai primi giorni di permanenza presso la casa comunale, allorquando abbiamo indicato come uno dei punti focali dell’azione politica ed amministrativa della coalizione di governo la tutela dell’ambiente e della salute. Siamo grati a chi contribuisce al dibattito in tal senso e vogliamo confermare che il dialogo con la proprietà dell’immobile di Via Alfani è quotidiano e mirato, come tutte le azioni che mettiamo in campo ogni giorno in questa direzione, certi che il nostro atteggiamento propositivo sia più utile rispetto alle denunce che per anni sono rimaste inevase”.