Home Attualità Pontecagnano Faiano, migranti: nei guai madre e figlio

Pontecagnano Faiano, migranti: nei guai madre e figlio

Frode in pubbliche forniture e turbativa d’asta sull’accoglienza, queste le accuse rivolte alla Martinina Srl, società con sede in quel di Pontecagnano Faiano.

Il focus è su irregolarità, ovviamente presunte, nella gestione del Centro di permanenza e rimpatrio attivo a via Corelli a Milano. Nell’occhio del ciclone sono finiti Consiglia Caruso e Alessandro Forlenza. 73enne di Salerno lei, 49enne il figlio vero gestore della società. La Guardia di Finanza è stata nella sede della Srl per effettuare dei controlli. Gravi le accuse: i fatti sarebbero stati commessi per in una struttura che ha ottenuto un appalto da quasi 4 milioni e mezzo di euro per assicurare i servizi, oltre al costo delle forze dell’ordine per la sicurezza.

Secondo quanto scritto dai Pubblici Ministeri, “il presidio sanitario all’interno della struttura sarebbe stato assolutamente inadeguato, sarebbero mancati i medicinali, le visite di idoneità agli ospiti con epilessia, epatite, tumore al cervello e altre gravi patologie sarebbero state carenti”. Numerosi, inoltre, i casi di mancata assistenza riscontrati.

Tutto ciò, trattandosi di centro per accoglienza di migranti, si sarebbe verificato ai danni di extracomunitari senza permesso di soggiorno, destinatari di decreto di rimpatrio o comunque trattenuti trattenuti senza aver commesso reato, dunque in via amministrativa. Adesso, si attendono gli esiti delle indagini e del processo e solo allora si potranno accertare le effettive colpe.