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Porto di Salerno, ennesima morte sul lavoro

Si chiamava Antonio Donato il ragazzo morto ieri sul porto di Salerno.

27 anni, siciliano, secondo ufficiale della moto nave Cartour Delta ha perso la vita sullo scalo portuale perché investito da un camion in retromarcia sulla banchina a causa di un malfunzionameto della ralla. Ferito gravemente il collega che era con lui. Antonio, fidanzato da tanti anni con Fiamma, è ricordato da tanti come una persona buona, apprezzata e benvoluta.

Si tratta dell’ennesimo incidente sul lavoro, 33 vittime in Campania in questo 2023, per una media di tre morti bianche al mese. «È una vera e propria strage a cui non si può rimanere indifferenti – la prima reazione politica che arriva da Severino Nappi, capogruppo della Lega in consiglio regionale – da tempo chiediamo l’istituzione di un tavolo regionale con tutte le parti sociali, affinché si trovino insieme le soluzioni da mettere in campo per tutelare la sicurezza dei lavoratori. Ma da Palazzo Santa Lucia arriva un silenzio assordante».

«Alle famiglie, alla marineria tutta ed all’operatore Caronte&Tourist giungano i sentimenti più sinceri della vicinanza e del cordoglio mio personale e dei colleghi dei porti dello Stretto – ha dichiarato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto Mario Mega – è un giorno triste per l’intera marineria italiana e per la portualità che troppe volte piangono vittime sul lavoro».

Nella mattina di oggi, intanto, al porto di Salerno sono in corso presidi da parte delle sigle sindacali che hanno indetto uno sciopero di 24 ore per chiedere maggiori tuteli e mezzi più aedguati.