A seguito di indagini svolte a partire dal 2017, dal Servizio centrale del Comando carabinieri per la Tutela ambientale e la Transizione Ecologica con il coordinamento della Procura della Repubblica-DDA di Napoli, in seguito a un’ordinanza cautelare sono state arrestate sei persone. Sono 44 le gare truccate finite nel mirino della Dda, appalti sui rifiuti per 100 milioni di euro e traffico di rifiuti, sei i destinatari dell’ordinanza, tra imprenditori operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti ed esponenti della pubblica amministrazione: una persona attualmente è in carcere, altre cinque ai domiciliari.
Il sindaco di Curti, Antonio Raiano è uno dei destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito di indagini dei Carabinieri per la tutela ambientale e la transizione ecologica e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli sul settore della raccolta, gestione e smaltimenti dei rifiuti urbani. Il sindaco Raiano è agli arresti domiciliari come Igino Faiella, comandante della Polizia municipale di Curti, mentre l’imprenditore Carlo Savoia si trova in carcere.
I reati ipotizzati sono: turbata libertà degli incanti, turbata libertà dei procedimenti di scelta del contraente, falsità in atti pubblici, in particolare di verbali di nomina di Commissioni giudicatrici di gare ed attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri esisterebbe “un sistema collaudato, con ruoli ben definiti e metodologie ormai rodate in anni di attività, creato allo scopo di ottenere bandi di gara di comodo e ritagliati sulle esigenze privatistiche degli imprenditori coinvolti nel settore della raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti urbani, in relazione ad appalti anche di centinaia di milioni di euro”.
Durante le indagini sono state utilizzate intercettazioni telefoniche e ambientali e sono stati eseguiti sequestri di documentazione anche informatica. Nel corso del procedimento, inoltre, sono stati effettuati interrogatori su diversi indagati.
Con l’ordinanza cautelare è finito in carcere Carlo Savoia, ai domiciliari, invece, Gennaro Cardone, Marcello Iovino, Giuseppe D’Auria, Antonio Raiano, Igino Faiella.
I Carabinieri precisano, saranno le successive fasi delle indagini “a stabilire se i soggetti indagati siano o meno responsabili delle condotte delittuose loro attribuite, in ogni caso gli elementi indiziari acquisiti dagli investigatori nel periodo di indagini circa le modalità di affidamento e gestione dei bandi di gara da parte di diversi Comuni delle province di Napoli e Caserta, sono basati su una serie di elementi obiettivi e tra loro convergenti, tra cui intercettazioni telefoniche e soprattutto ambientali supportate da servizi di osservazione, perquisizione e sequestri di notevole documentazione anche informatica”.
Le gare in questione, che sarebbero state truccate, sono state indette dai comuni di Aversa, Cellole, San Marcellino, Gaeta, Casandrino, Frattamaggiore, Pollena, Arzano, Caserta, Carife, Paduli, Arienzo, Cancello ed Arnone, Carinaro, Casaluce, Casapesenna, Falciano, Gricignano D’Aversa, Lusciano, Maddaloni, Roccamonfina, San Prisco, Santa Maria Capua Vetere, Sant’Arpino, Sessa Aurunca, Succivo, Villa Di Briano, Villa Literno, Lagonegro, Minturno, Volla, Acerra, Afragola, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Casandrino, Lacco Ameno, Marano, Marigliano, Pimonte, Eboli, Giffoni Valle Piana.
FONTE: Comunicato Stampa