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Salerno, costruzione Crescent legittima

A Salerno la costruzione del Crescent è legittima. A sentenziarlo i giudici del Consiglio di Stato per i quali l’appello proposto dal Italia nostra onlus – per la riforma della sentenza del Tar Salerno – è da ritenersi «in parte inammissibile, in parte improcedibile e in parte infondato».

Il Consiglio di Stato, nel salvaguardare la realizzazione dell’edificio a mezza luna di Bofill con la riqualificazione di una zona degradata che ha visto anche la nascita di piazza della Libertà, ha fatto riferimento all’ampio scambio di carteggi e memorie tra i vari ministeri interessati, il Comune di Salerno, l’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centrale, le società interessate alla realizzazione dell’edificio e la stessa associazione ambientalista che – a più riprese – aveva richiesto l’annullamento di tutti gli atti amministrativi relativi all’intervento urbanistico Al vaglio del Consiglio di Stato c’era la decisione del Tar (con senten- za del 2019) che aveva riunito una serie di ricorsi che erano stati dichiarati in parte improcedibili, in parte inammissibili e irricevibili, in parte infondati.

È proprio contro quest’ultima sentenza che Italia Nostra aveva proposto appello il cui perimetro decisorio – hanno scritto in sentenza di giudici del Consiglio di Stato – risulta circoscritto «al profilo paesaggistico” in relazione alle autorizzazioni paesaggistiche 88/2014 e 89/20014 e gli atti successivi recependo le prescrizioni della Soprintendenza.

E i giudici amministrativi scrivono in sentenza: «Per tali profili ambientali e demaniali, l’appello risulta inammissibile introducendo nuovi motivi ex articolo 104, III comma, ovvero reiterando gli stessi vizi sui permessi a costruire relativi all’edificio Crescent e a tutti gli atti del procedimento, già vagliati”.