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Salerno, il Comune non ha denaro per le corone

A Salerno fondi elargiti alle associazioni, spese discutibili, denaro sprecato, eppure il Comune non è riuscito a trovare duecento euro – sì, solo duecento – per l’acquisto di due corone di fiori.

La decisione comunicata nei giorni scorsi da Palazzo di Città alla Prefettura di Salerno ha lasciato increduli molti cittadini, proprio in vista delle celebrazioni del 25 aprile, giornata dedicata alla commemorazione della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista, simbolo della resistenza italiana. Quest’anno, infatti, la cerimonia prevedeva un cambiamento significativo e difficile da ignorare: nessuna deposizione di corone. Né ai piedi della lapide di Ugo Stanzione in Piazza Ferrovia, né sotto le lapidi partigiane alla Provincia. Motivo? La mancanza di fondi. Con i conti dell’ente in rosso, il Comune sembra ormai ad un passo dal dissesto economico. Una notizia che ha suscitato un forte dibattito, soprattutto tra coloro che ogni anno contribuiscono all’organizzazione della tradizionale commemorazione promossa dall’ Anpi Salerno, che attraversa le principali strade della città: Piazza Vittorio Veneto, Corso Vittorio Emanuele, Incrocio Via dei Principati, Discesa Via Cilento, Lungomare, Piazza 25 Aprile. E proprio l’Anpi Salerno è dovuta intervenire per risolvere la situazione. Secondo quanto riportato da fonti interne al Comune, l’associazione avrebbe comunicato alla Prefettura la volontà di inserire nel protocollo la deposizione delle corone di fiori, che sono state acquistate e pagate personalmente dal presidente del coordinamento provinciale Ubaldo Baldi e dai suoi iscritti. Un vero passo falso per un Comune che, ogni anno, prende parte alle celebrazioni sfilando per le strade cittadine a fianco dell’Anpi, ma che, di fronte alla necessità di un contributo economico simbolico, si è tirato indietro. Duecento euro per due corone di fiori sembrano davvero una cifra irrilevante rispetto alle risorse destinate ad altri progetti e iniziative.