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Salerno, il sindaco verso le dimissioni dopo le provinciali

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È la settimana successiva al voto per il rinnovo del Consiglio provinciale il periodo individuato dal sindaco di Salerno e presidente della Provincia, Vincenzo Napoli, per rassegnare le dimissioni.

All’indomani della consultazione, dunque, Napoli dovrebbe lasciare la fascia tricolore, consentendo alla città di tornare alle urne nella prossima primavera, con il ritorno in campo di Vincenzo De Luca.

Nelle ultime ore, sarebbe stato proprio De Luca a dettare la linea politica da seguire: prima il voto, poi le dimissioni. Per il presidente di Palazzo Sant’Agostino non si profilerebbero sotterfugi o manovre per giungere alla decadenza: la scelta sarebbe quella di rassegnare le dimissioni, determinando lo scioglimento del Consiglio comunale e, di conseguenza, la nomina di un commissario prefettizio.

Da ambienti interni a Palazzo di Città filtra tuttavia una certa tranquillità rispetto a questo scenario: i conti dell’ente sarebbero in ordine e il commissario dovrebbe limitarsi a traghettare l’amministrazione verso il voto nella prima data utile. Secondo quanto si apprende, Napoli resterà in carica, dopo il voto, solo per il tempo strettamente necessario a conferire le deleghe. In queste settimane sarebbero inoltre al vaglio i profili ritenuti idonei a ricoprire il ruolo di vicepresidente, così da garantire la continuità amministrativa e accompagnare anche l’ente di secondo livello verso elezioni anticipate.

Ad oggi, l’unica certezza sembra essere la volontà di Vincenzo De Luca di tornare a occupare una posizione di potere, una scelta che — secondo i detrattori — risponderebbe più a esigenze di affermazione personale che a un reale interesse per la comunità.

Intanto, in attesa dell’ultimo Consiglio comunale dell’anno, in programma il prossimo 22 dicembre, assessori e consiglieri sono già in piena campagna elettorale. La giunta, quasi al completo, scenderà nuovamente in campo: Dario Loffredo sarà ricandidato con Progressisti per Salerno; Paola De Roberto con Salerno per i Giovani; Alessandro Ferrara con A testa alta, lista che andrebbe a sostituire Campania Libera; Rocco Galdi ancora con Progressisti per Salerno; Massimiliano Natella con il Psi; Paky Memoli con A testa alta. Resta da sciogliere il nodo relativo a Gaetana Falcone, che ha lasciato Popolari e Moderati dopo la candidatura al Consiglio regionale e per la quale potrebbero aprirsi, anche in questo caso, le porte di A testa alta. Fuori dalla competizione elettorale potrebbero invece restare Eva Avossa, attuale assessore al Bilancio e Claudio Tringali.

Vincenzo De Luca, dal suo nuovo “Palazzo reale” di piazza della Concordia, starebbe già lavorando senza sosta, dettando la linea della coalizione: sei liste.

In campo potrebbero dunque esserci Progressisti per Salerno, A testa alta, Salerno per i Giovani, il Psi, una lista promossa da Michele Ragosta che potrebbe ospitare associazioni e/o movimenti, e Casa Riformista, la lista alla quale starebbero già lavorando Aniello Salzano e Gianfranco Valiante.