Salerno in festa per le celebrazioni di San Matteo, patrono della città.
Grande partecipazione di fedeli ieri sera in particolar modo alla processione di San Matteo con i simulacri di San Matteo, San Giuseppe, San Gregorio VII, San Gaio, Sant’Ante e San Fortunato. Alle ore 22, a conclusione della processione, sarà celebrata la Santa Messa nella Cripta di San Matteo. Ieri mattina mattina, nella Cattedrale, il cardinale Angelo De Donatis, penitenziere maggiore, ha celebrato, dinanzi a centinaia di fedeli, e autorità il Solenne Pontificale in onore di San Matteo Apostolo ed Evangelista. Ad accogliere il cardinale De Donatis, l’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Monsignor Andrea Bellandi che, insieme al vescovo ausiliare Monsignor Alfonso Raimo, ha concelebrato il rito animato dal Coro della Diocesi di Salerno, diretto dal Maestro Remo Grimaldi e dalle corali delle parrocchie della città.
“San Matteo, dono di Dio, – ha spiegato mons. Bellandi – ci parla dell’esperienza del suo incontro con Gesù. Gesù che sceglie un pubblicano perché non c’è peccato che non possa essere vinto dal suo Amore”. Nell’omelia, il ardinale De Donatis ha parlato anche di pace. “Sentiamo vicine – ha detto – quelle popolazioni sofferenti, private della loro dignità, e chiediamo l’intercessione di San Matteo – usando le parole di Papa Leone – per una pace disarmata e disarmante. L’unità tra noi non sarà così uno sforzo necessario, un programma da mettere in atto, ma ci sarà tra noi il vincolo della pace, perché uno solo è l’amore che si è messo in movimento, uno solo è l’amore che ci ha guardati, uno solo è l’amore che ci ha parlato, una sola è la speranza alla quale siamo stati chiamati”.



