A seguito della notizia che la Campania resta ininterrottamente in zona rossa. L’Anva Confesercenti Regionale Campania, l’Aicast Siva e Assocampania dicono ‘basta’
alla chiusura dei mercati.
“Oggi comunicheremo alle Prefetture ed alle Questure della Campania che a partire da giovedì 8 aprile gli operatori ambulanti del settore non alimentare occuperanno tutti i
giorni i loro posteggi nei mercati in forma di forte protesta”. L’annuncio è in una dichiarazione congiunta di Aniello Ciro Pietrofesa coordinatore regionale Anva Confesercenti,
Antonio Vitale vice presidente Aicast Siva ed Enzo Speranza presidente Assocampania.
Le associazioni continuano: “I mercati non sono il problema: tenerli chiusi determina lo sfinimento della categoria. I mercati possono invece essere la soluzione considerato che,
da quanto si evince dagli studi scientifici e da quanto dichiara la stessa OMS, il contagio nei luoghi all’aperto è minore.
Con le giuste misure si azzera del tutto.Le attività ambulanti sono rimaste chiuse per un mese. Nello stesso tempo molti negozi hanno continuato a vendere ‘di tutto’ a causa dei mancati controlli. Da oggi gli ambulanti non accetteranno nuove ed ulteriori penalizzazioni. Questa non è una ‘zona rossa’ e le restrizioni applicate a chi chiede solo di lavorare suonano come una beffa”.Gli ambulanti non rivendicano sostegni o contributi a seguito delle chiusure ma solo di poter:”lavorare in piena sicurezza per se stessi e per i clienti.Quello mercatale è un comparto che dà lavoro non solo agli operatori ambulanti ma anche ad un indotto per un totale, in Campania, di circa 40mila imprese tra ingrosso e dipendenti.I 28mila ambulanti campani sono oggi in gravissima difficoltà economica.Pertanto dall’8 aprile e per tutti i giorni successivi occuperemo, per protesta, i nostri posteggi nelle aree mercatali”.