«La Regione Campania sulla sanità non si smentisce e mostra la estrema confusione con cui gestisce il settore, ma d’altra parte “chi fraveca e sfraveca, nun perde maje tiempo”».
Con queste parole la Funzione Pubblica della Cisl interviene sulla questione in Regione e nello specifico sul concorso pubblico indetto per gli Oss, gli operatori Socio Sanitari. I dubbi sollevati dai sindacati riguardano in particolar modo le aziende capofila individuate: «la Napoli 1 Area 1 per competenza territoriale per Napoli e provincia tutta e l’azienda salernitana Area 2 per Avellino, Caserta, Benevento e ovviamente per Salerno. Sovviene – dicono – il dubbio interpretativo: Napoli ai napoletani, Salerno ai salernitani e così via, ma la scelta verrà poi presa da un singolo vincitore?
La speranza è che indicazioni possano pervenire ed essere esplicitate nel bando, poiché allo stato è diffusa molta incertezza sull’argomento».
Al momento, a quanto si sostiene dalla sigla sindacale, di certo ci sono soltanto gli stanziamenti e le tasse pagate dai cittadini per partecipare al concorso. «Altra questione da chiarire è se la fattispecie, a partire dalle motivazioni che ne hanno determinata la scelta, non possa riguardare analoghe procedure messe in campo, poiché in assenza di determinazioni chiare a riguardo si assiste ad una asimmetria applicativa illogica, incoerente e incomprensibile.
Purtroppo al peggio non c’è mai fine – conclude il segretario provinciale Alfonso Della Porta – l’Asl non fa scorrere la graduatoria. Se lo facesse si avrebbe la soluzione alla carenza d’organico con reparti che non riesco a garantire le prestazioni socio assistenziali». La sigla sindacale, infine, annuncia che se non si dovesse intervenire merito e modificare lo stato delle cose, sarà indetto lo stato di agitazione propedeutico allo sciopero.