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Sanità, caos tra violenze e ritardi

Ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona" di Salerno.

È un’estate molto calda quella che la sanità in provincia di Salerno sta vivendo e non solo per le altissime temperature di questi giorni che di certo contribuiscono ad aumentare le richieste al pronto soccorso.

C’è caldo, tanto, negli ospedali salernitani e nelle loro più immediate vicinanze. Partendo dal capoluogo, e nello specifico dal Ruggi, le problematiche sono tantissime. File interminabili di ambulanze in attesa di portare i pazienti al pronto soccorso si sono registrate nelle ultime ore. Lunghe attese sotto al solo di agosto che rendevano il tutto anche molto pericoloso proprio a causa del gran caldo.

“Nella sanità di De Luca al peggio non c’è mai fine – attacca il senatore Antonio Iannone – Un corto circuito molto pericoloso che mette in risalto le enormi criticità della sanità in Campania targata De Luca. Per De Luca e i suoi seguaci è giunto il momento di mollare la presa e di liberare la Campania dalla morsa della inadeguatezza politica, dei disastri nella Sanità, del più totale fallimento delle sue politiche che spesso, negli ultimi anni, hanno di fatto bloccato le analisi e la diagnostica per i cittadini, smantellato i Lea e portato al collasso l’intero sistema ospedaliero. De Luca si dimetta per il bene dei cittadini campani”.

Spostandosi a sud, scene di violenze si sono consumate al pronto soccorso del San Luca di Vallo della Lucania. Un consigliere comunale di un borgo cilentano ha aggredito un infermiere al grido del famoso “tu non sai chi sono io” perché riteneva che l’operatore stesse strattonando la madre che lo stesso aggressore, quell’io di cui sopra, aveva trasportato in ospedale.

A denunciare è stata l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, realtà nata per difendere gli operatori sanitari, dalla quale arriva la richiesta di interventi da parte delle autorità anche ai danni dell’aggresore che si è fatto forte di una carica politica, tra l’altro di basso livello.