Il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, ha inviato una lettera al presidente della Repubblica Mattarella ed al premier Draghi per i risarcimenti alle famiglie delle vittime della frana del 1998.
Una storia lunga 23 anni e piuttosto complessa, che vede lo Stato ora contro il Comune per chiedere il rimborso delle somme versate, nell’ambito di un caso che, per la prima volta in assoluto, ha visto l’attribuzione alle istituzioni delle responsabilità di un disastro ambientale.
IL SERVIZIO
Nella nota il Sindaco scrive: “Lo Stato, da una parte istituisce un fondo per salvare i comuni dal dissesto dall’altra agisce contro il Comune di Sarno ed addirittura trattiene somme a noi assegnate. Mi rivolgo alle massime cariche dello Stato non per me stesso, ma per i miei cittadini ed il futuro. Dolore, morte e distruzione hanno imprigionato per anni la nostra città. Il caso Sarno è il primo in cui le responsabilità di un disastro ambientale sono state attribuite alle istituzioni; i parenti delle vittime hanno agito per ottenere il giusto risarcimento con atti di citazione civile che sono tesi a determinare la quantificazione dei danni: i giudizi civili avviati sono 140 circa e continuano a pervenire atti di citazione. I provvedimenti esecutivi (sentenze ed ordinanze) sono già oltre 50 con condanne al pagamento di decine di milioni di euro.
Dopo una prima fase in cui le parti hanno chiesto il pagamento delle provvisionali al Comune, gli avvocati dei parenti delle vittime si rivolgono al creditore più forte, gli organi ministeriali che risarciscono, ma decidono di attaccare il Comune, la stabilità finanziaria, il futuro della città, per ottenere il rimborso delle somme versate. Mi sarei aspettato un aiuto, ma lo Stato ha deciso di agire nei confronti del Comune con decine di ricorsi in Corte di Appello ed in Cassazione. Chiedo un intervento immediato ed urgente, Sarno non merita tale trattamento dallo Stato che ha invece il compito di chiudere questa pagina”.