Salvatore Galdi di Eboli, in arte Savi Galdi, un ragazzo che sin da bambino scopre di avere una passione innata per il canto inizialmente focalizzandosi in ambito Gospel e Gospel Contemporary oggi ci fa ascoltare il suo nuovo singolo dal titolo ANIME A META’!. Lui lo descrive con queste parole: “Ciao, è così che si inizia un discorso confidenziale, e io voglio che questa sia una lettera aperta a chi sta leggendo e scopre cosa mi succede quando lavoro. Le cose accadono quando devono accadere. Io sento di scrivere appena sveglio, quando pranzo o mentre guido in macchina e fermo al semaforo mi lascio coinvolgere da ciò che mi circonda, quando immerso nel mio balcone curo le mie piante, sento l’ispirazione e lo stato d’animo spinge e allora butto subito giù delle idee, che siano guidate da sentimenti positivi o negativi ma che traggano comunque insegnamenti”. Ed ancora: “Lo Sfogo avviene con la Scrittura dove la penna non fa altro che liberare ogni singolo brivido che accompagnato dalla Musica che mi suona in testa non fa altro che disarmarmi e concedermi totalmente, facendo vivere a chi mi ascolta, non solo le mie emozioni, ma suscitare delle altre, nuove e personali facendo del mio viaggio il loro viaggio. Questo è quello che succede ogni volta che scrivo. Questo è quello che è successo scrivendo Anime a Metà.” Sottolinea che: “Ho scritto questo brano un po’ di tempo fa mentre vivevo un attimo di attrito con una persona a me tanto cara, un misto tra dolore, amore, delusione e rabbia , ma alla base tanto affetto. È Un brano che spiega un po’ cosa si sente quando due persone vorrebbero cercarsi , viversi ma per colpa di una delle due la relazione va avanti con fatica. La distanza gioca il suo ruolo, sentirsi diventa difficoltoso, viversi per metà non è mai abbastanza, ecco perché titolo ANIME A Metà. È un racconto di sguardi, di complicità, di tenacia e di ricongiungimento”. Lo sguardo è ciò che:” mi lega di più alle persone, è la chiave che mostra chi sei, subito, lo sguardo non mente. Le persone che hanno un legame forte con lo sguardo mettono in gioco la complicità e quando lo si abbassa c’è qualcosa che non va. La mia voglia di capire il suo essere sfuggente e capire l’assenza, sempre piena di scuse e avvertivo il non rendersi conto della mia mano tesa”. La Lotta per la:”verità del rapporto e dell’appartenenza è come se si nuotasse sempre contro corrente, la fatica la si avverte se è sono uno a fare sforzi. Il ritrovarsi avviene in questa storia come è iniziata, uno sguardo ha sciolto ciò che di glaciale si era creato perché basato sulla verità e la voglia di ritornare ad essere un anima sola dopo essere stati tanto tempo delle singole metà”.