Non c’è pace per la Geo Barents dopo lo sbarco di ieri a Salerno.
La nave Ong di Medici senza frontiere è stata infatti posta sotto sequestro delle locali autorità in applicazione del Decreto Cutro, una delle iniziative di carattere internazionale del governo Meloni che all’epoca dei fatti era ai primi mesi di esecutivo. Il provvedimento ai danni del natante battente bandiera norvegese è motivato dalle violazioni, tra l’altro reiterate, dei dettami del decreto e cioè la mancata comunicazione per la sicurezza in mare agli organi preposti. Ma l’organizzazione internazionale non ci sta e definisce la decisione arbitraria e addirittura disumana.
Parole usate per il fermo imposto dalle autorità italiane di 60 giorni da scontare, molto probabilmente, nel porto salernitano. “Valuteremo le azioni legali – fanno sapere dalla geo Barents – ulteriori comunicazioni saranno date dopo una consultazione con i nostri uffuci, non possiamo rimanere inermi davanti a tutto questo”.
Impressionanti i numeri dello sbarco di ieri: 191 migranti, di cui 23 minori, scesi a terra dal natante e salvati nel corso di cinque differenti operazioni. 66 di loro andranno in centri di accoglienza del Lazio. Per il capoluogo salernitano si tratta del 36esimo sbarco.