Si è conclusa ieri a Serre la XXVIII edizione dell’Alburni World Jazz Festival, uno tra i più longevi festival campani dedicati alla musica jazz di qualità che da questa edizione ha allargato lo spettro sonoro alla musica world.
L’evento come consuetudine si è svolto nel borgo medievale di Serre, in provincia di Salerno, situato alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ai piedi dei Monti Alburni, con un’affluenza di oltre 4000 persone.
La direzione artistica, che il Sindaco di Serre Antonio Opramolla ha affidato al coroner napoletano, e pianista jazz, Walter Ricci, è riuscita a modernizzare la concezione musicale aprendo il festival alla contaminazione e alle condivisioni di genere.
Un nuovo viatico che inserisce il piccolo paese dell’alto Cilento nella mappa degli eventi dal vivo più importanti su scala nazionale. Il ricco programma ha visto protagonista i ritmi mediterranei della Taranta Power – del maestro Eugenio Bennato -mentre per il jazz internazionale si esibito il bassista camerunese, da molti definito lo Sting africano, Richard Bona. Ospite anche il trio francese composto dal batterista Andrè Ciccarelli, il chitarrista Sylvain Luc e contrabbassista Thomas Bramerie, stelle d’oltralpe.