Arrivano fondi dall’Europa per contrastare la siccità. La gestione idrica è un settore particolarmente in crisi e i tanti i fattori che stanno mettendo in ginocchio le coltivazioni italiane, a causa di una scarsità d’acqua, sono da trovarsi principalmente nello stato di salute delle condutture che potrebbe essere definito pessimo.
“Negli ultimi tre anni – dice il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – i danni provocati dai cambiamenti climatici all’agricoltura italiana hanno superato i 20 miliardi di euro, e il caldo estremo di queste settimane ne è l’ennesima dimostrazione. Per questo sono lieto di annunciare che, nell’ambito del confronto avuto con il vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto durante il Forum in Masseria, abbiamo ottenuto un risultato storico: per la prima volta sarà possibile finanziare direttamente la gestione idrica, attraverso le risorse comunitarie dei fondi di coesione, per la realizzazione dei bacini di accumulo. Si tratta – ragiona– di una svolta attesa da tempo, che ci consentirà finalmente di investire in infrastrutture fondamentali per trattenere l’acqua nei periodi di pioggia e renderla disponibile durante le fasi di emergenza. I bacini di accumulo rappresentano una delle grandi battaglie di Coldiretti per contrastare la siccità e garantire l’approvvigionamento idrico. Anche l’Europa – conclude – riconosce oggi che l’acqua è un bene strategico, essenziale non solo per il futuro dell’agricoltura, ma per la crescita economica dell’intero Paese”. Il via libera dell’Unione Europea rappresenta un cambiamento decisivo per rafforzare la resilienza delle imprese agricole, garantire la sicurezza dei raccolti e promuovere una gestione sostenibile delle risorse idriche, in linea con gli obiettivi europei di adattamento ai cambiamenti climatici e tutela del territorio.
