Sono in arrivo in questi giorni le bollette della Tari.
Per alcune famiglie battipagliesi sarà un vero e proprio salasso. L’aumento rispetto allo scorso anno va dal 5 al 10% che, seppur non altissimo, è pur sempre un esborso in più per i nuclei familiari in un periodo di particolari ristrettezze economiche. Sono già tantissimi i cittadini che lementano tali aumenti, operati sia per le utenze domestiche che attività commerciali, esercizi e locali aperti al pubblico.
Sulle le abitazioni, non ci sono differenze sul numero di componenti familiari per quanto riguarda la quota fissa che ammonta a 1.33 euro per metro quadro. A fare la differenza, anche in maniera consistente, è la quota variabile che in caso di una normale famiglia composta da quattro persone è di 356 euro a metro quadro. In totale, i cittadini dovranno pagare al comune circa 13 milioni di euro di tassa sui rifiuti solidi urbani per l’anno in corso.
Tra l’altro, la prima rata scade a fine mese e molte famiglie avranno poco meno di 30 giorni per pagare. L’aumento è stato votato in aula nel maggio scorso con voto favorevole dei consiglieri di maggioranza e quello contrario delle opposizioni. Il voto in aula è palese ed è riportato anche negli atti ufficiali. A dire sì all’aumento del balzello sono stati, oltre la sindaca Cecilia Francese, che in campagna elettorale aveva parlato di un abbassamento delle tasse, e il presidente del consiglio Angelo Cappelli, i consiglieri Feliciana La Torre, Giuseppe Lenza, Salvatore Anzalone, Francesco Marino, Pierpaolo Greco, Vincenzo Clemente, fautore della bufala, Gabriella Nicastro ed Elio Vicinanza.
Un secco no è arrivato da Luigi D’Acampora, Antonio Visconti, Maurizio Mirra, Giuseppe Provenza, Gaetano Marino, Alessio Cairone, Domenico Zottoli, Azzurra Immedita e Pino Cuozzo.