Home Politica Terzo mandato, il nodo tra comuni e Regioni

Terzo mandato, il nodo tra comuni e Regioni

Tema centrale del dibattito politico di questi primi giorni del 2024 sono le elezioni di giugno è il terzo mandato.

Gli italiani saranno chiamati al rinnovo di alcune amministrazioni comunali, di alcune Regioni e, tutti, del Parlamento Europeo. Sull’ultimo aspetto, i vari esponenti di punta dei partiti stanno discutendo se candidarsi o meno a Bruxelles, non tanto per gratificarsi con la nomina di eurodeputato, ma quanto per poter tirare il proprio partito con la loro discesa in campo. Un dibattito quasi nullo se paragonato alle altre due partite, ben più interessanti soprattutto per i territori e capaci di diventare un vero e proprio ago della bilancia.

Due parole che contengono un significato talmente ampio da essere devastante, rivoluzionario, definitivo. A caldeggiarlo maggiormente sono da una parte la Lega, che così vedrebbe la possibilità di candidare per un altro mandato i suoi presidenti di Regioni, e dell’altra colui il quale lo chiede tempo, lo desidera, lo brama. Goethe e Wilde ne farebbero un personaggio dei loro romanzi e lui si adatterebbe senza alcun tipo di problema pur di averlo. Il terzo mandato per Vincenzo De Luca sembra stia per diventare realtà. L’inquilino di Palazzo Santa Lucia ha in Matteo Salvini un grande alleato ancor più dei compagni di partito.

È tutto pronto: il disegno di legge è già stato preparato e aspetta solo di essere estratto da qualche cassetto e cominciare il suo iter nei palazzi romani. Si deve però far presto: Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria, al voto quest’anno, non possono aspettare come non possono aspettare i comuni con popolazione compresa tra i tremila e i quindicimila. Per essi, c’è ancora lo sbarramento per il terzo mandato, ma nel ddl potrebbe essere eliminato. Fiducioso in tal senso, anzi quasi certo, è il sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe a cui non dispiacerebbe di certo amministrare altri cinque anni.

Anche per questo motivo, e per la scadenza della presentazione delle candidature del prossimo maggio, non si può perdere altro tempo utile. Lo scacchiere delle allenze può adesso entrare in gioco: candidature alle europee per il terzo mandato. De Luca, ma anche Volpe, attendono trepidanti.