È cruciale al sud il nodo dei trasporti. Spesso critico lo stato delle cose in cui essi versano, problemi riscontrabili già a partire dalle linee ferrate.
A volte sono assenti, altre volte non a nome per garantire l’alta velocità, una realtà ormai diffusa in tutto il mondo. Inoltre, laddove sembra ci siano delle conquiste esse vengono poi perse. È il caso del frecciarossa che da Battipaglia va a Torino Porta Nuova, soppresso dopo un lungo periodo di attività a far data dal primo ottobre. Sulle motivazioni è inutile addentrarsi anche perché sarebbero le solite vuote parole, ma è giusto capire le reazioni.
I primi ad alzare la voce sono i rappresentanti territoriali del Movimento 5 Stelle che rivendicano la presenza dell’alta velocità nelle stazioni a sud di Salerno come propria vittoria politica. «Questa decisione – dice Carmela Bufano – avrà un impatto significativo sui residenti di Battipaglia e dei paesi limitrofi che vedranno allungaree i tempi di percorrenza e aumentare la spesa».
A darle man forte è il consigliere regionale Michele Cammarano: «Questa modifica è un evidente passo indietro ed evidenzia la totale assenza del governo Meloni in questo settore nelle nostre aree – le sue parole – non abbiamo bisogno di passerelle e promesse vuote ma di servizi per i nostri cittadini».
In merito interviene anche la sindaca Cecilia Francese che scrive a RFI: «Questa è una decisione che creerà notevoli disservizi a quel bacino d’utenza proveniente dal sud della provincia di Salerno, con aggravio di tempo e denaro a carico degli stessi ma soprattutto con aggravio di emissioni inquinanti a carico dell’ambiente e dei cittadini, i quali dovranno prendere il treno a Salerno. Chiedo – conclude – che tale decisione sia rivista». La prima cittadina battipagliese coinvolge nella battaglia anche il ministro Salvini e il presidente della Regione