Home Attualità Vallo della Lucania, Nursind: “ospedale al collasso”

Vallo della Lucania, Nursind: “ospedale al collasso”

“All’ospedale di Vallo della Lucania il personale è stremato, il rischio è che l’ospedale si svuoti. E chi ne paga le conseguenze, come sempre, sono i cittadini”. Parole forti, ma dettate da una situazione che si fa ogni giorno più preoccupante.

A lanciarle è Adriano Cirillo, segretario amministrativo del Nursind Salerno, che insieme a Biagio Tomasco, segretario generale del sindacato di categoria, ha inviato una dura nota alla direzione sanitaria dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania e ai vertici dell’Asl di Salerno. L’allarme riguarda tutto il presidio ospedaliero: reparti al limite, personale ridotto all’osso, servizi tagliati e una gestione definita “orientata al risparmio a tutti i costi, a scapito dell’assistenza”. A fare da cornice a questa situazione già difficile, l’arrivo dell’estate e l’aumento dei flussi turistici in Cilento, con una popolazione che raddoppia e una struttura sanitaria che, invece, arranca. “Da mesi denunciamo una cronica carenza di medici, infermieri e operatori. Vallo dovrebbe essere un centro di riferimento per le emergenze, ma ci troviamo a garantire l’essenziale con enormi sacrifici”, spiega Tomasco, ricordando che il San Luca è inquadrato come Centro traumatologico zonale secondo il decreto ministeriale 70 del 2015. Eppure, i numeri raccontano un’altra storia: se da un lato l’ospedale di Vallo della Lucania conta 534 dipendenti, molti più di altri presidi dell’Asl, dall’altro il rapporto tra personale e posti letto risulta squilibrato, soprattutto sul fronte infermieristico e degli operatori socio-sanitari. “Non si tratta solo di quantità, ma di distribuzione e organizzazione: oggi gli operatori devono colmare i vuoti con turni estenuanti, mentre si continuano ad autorizzare trasferimenti senza sostituzioni”, aggiunge Cirillo.