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Valva: sequestri ad ex amministratori

La Polizia di Stato di Salerno, tramite gli investigatori della Squadra Mobile, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, per un valore di 787mila euro a Valva.

Il provvedimento, emesso dal Gipdel Tribunale di Salerno, rientra in un’indagine su presunti reati commessi da pubblici ufficiali, ex amministratori del Comune di Valva e un imprenditore. Le accuse, a vario titolo, sono di falso ideologico, turbata libertà degli incanti e truffa aggravata ai danni di un ente pubblico.

Il sequestro ha riguardato l’imprenditore Aniello Abate, legale rappresentante della FGA srl, ritenuto responsabile – in concorso con pubblici funzionari – del reato di truffa aggravata in danno del Comune.

L’indagine ha preso il via da una denuncia presentata il 2 novembre 2023 dal sindaco di Valva, Giuseppe Vuocolo, relativa a presunte irregolarità nell’esecuzione di un appalto per lavori di “sistemazione idrogeologica” nella località San Abbondio, assegnato dalla precedente amministrazione tramite procedura a evidenza pubblica.

Sulla base degli elementi raccolti nelle indagini preliminari, è stata contestata all’ex sindaco, all’ex vicesindaco e a un ex assessore del Comune, la falsificazione di atti pubblici. In concorso tra loro e con l’imprenditore aggiudicatario dell’appalto, avrebbero falsamente attestato l’esistenza dei presupposti per varianti al progetto iniziale e dichiarato la conclusione dei lavori, mai effettivamente terminati.

Ulteriori ipotesi di falso ideologico e truffa aggravata sono state formulate nei confronti dell’imprenditore, del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), dei suoi collaboratori, del direttore dei lavori e del collaudatore statico.

Questi, secondo l’accusa, avrebbero certificato la regolare esecuzione delle opere – comprese quelle di categoria specialistica – nonostante fossero state realizzate solo parzialmente e con difformità rispetto al progetto.

Avrebbero inoltre redatto falsi certificati e verbali di sopralluogo, permettendo alla FGA srl di incassare indebitamente i fondi relativi agli stati di avanzamento lavori, pari a 787 mila euro, e di ottenere in maniera illegittima la qualificazione per lavori di categoria “super specialistica”. Tali false attestazioni avrebbero indotto in errore anche la Società Organismo di Attestazione competente, ImpreSoa S.p.A.

All’imprenditore Abate sono state inoltre contestate condotte di turbata libertà degli incanti in relazione ad altri appalti pubblici per lavori analoghi banditi dai Comuni di Ottati (683.751 euro), Casaletto Spartano (468.057 euro) e Padula (411.166 euro), assegnati – secondo gli inquirenti – con modalità illecite analoghe a quelle già descritte.

Il Gip, accogliendo parzialmente la richiesta della Procura, ha riconosciuto gravi indizi solo per le ipotesi di falso ideologico in atti pubblici e truffa aggravata, escludendo la sussistenza delle esigenze cautelari personali per gli indagati, ma disponendo il sequestro preventivo della somma oggetto di profitto illecito.

La Procura della Repubblica ha già impugnato la decisione del Gip, contestando sia la mancata valutazione della gravità indiziaria per alcuni capi d’accusa, sia l’assenza delle misure cautelari personali ritenute invece necessarie.