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Vini, Coldiretti difende il Made in Italy

I vini italiani venduti su suolo nazionale e all’estero potrebbero essere in pericolo? Secondo Coldiretti è così.

La commissione agricoltura dell’Unione Europea starebbe valutando una norma secondo la quale sulle bottiglie di vino verrebbero applicate delle etichette che mettano in guardia il consumatore dai pericoli dell’alcol. «Ribadiamo la nostra  preoccupazione per quanto riguarda questa follia tutta ideologica – dice il presidente Ettore Prandini – sono scelte senza fondamento scientifico, che non distinguono tra consumo consapevole e abuso. Abbiamo avuto rassicurazioni dal Commissario all’agricoltura Hansen circa l’impegno nella difesa di un settore che in Italia conta 240mila viticoltori che offrono opportunità di lavoro lungo la filiera per 1,3 milioni di occupati. Ora ci aspettiamo che si lavori in questa direzione anche per evitare forme ingiustificate e penalizzanti di tassazione». A dar sostegno all’associazione di categoria c’è Filiera Italia che si occupa proprio di valorizzazione di vini. «Ci opporremo con forza a ogni proposta che miri a penalizzare un settore così importante – dichiara Luigi Scordamaglia, l’amministratore delegato – la proposta della commissione lascerebbe pensare che non ci voglia davvero essere una reale tutela del mondo agricolo. Ci auguriamo che non sia così». Il vino, ma in generale le produzioni enogastronomiche, sono un’eccellenza italiana all’estero e costituiscono alte percentuali del Pil nazionale. Esse sono l’ultimo passaggio di un grande ingranaggio che parte dalla terra e che annovera numerosi di posti lavoro da difendere.