Un bicchiere di vino bianco: il momento in cui lo si gusta, magari in un momento di relax e spensieratezza circondati dagli amici è, per tante persone, un piacere impagabile.
Questa bevanda amatissima, spesso presente sulle tavole in abbinamento a diverse tipologie di piatti, dal pesce fino alla pizza, ha alle spalle una storia molto antica, sulla quale non sempre si riflette quando, nelle occasioni di convivialità, alle quali oggi ci si può preparare scegliendo in pochi click i migliori vini bianchi su e-commerce famosi come Tannico, si stappa la bottiglia.
Dietro a ogni singolo bicchiere, c’è una tradizione che affonda le sue radici nell’antica Grecia, quando il vino bianco era già conosciuto e prodotto, nonché consacrato al dio Dioniso.
Citato anche da Ippocrate, il padre della medicina moderna, nei suoi trattati, il vino bianco, cosa che non tutti sanno, può essere prodotto anche a partire dall’uva nera, a patto che sia caratterizzata dalla polpa bianca.
Al giorno d’oggi, i processi produttivi possono essere sia artigianali, sia industriali e la scelta tra uno e l’altro non è casuale. Quando si ha a che fare con vini secchi, aprendosi al rischio di una qualità non sempre eccelsa, si tende a scegliere la vendemmiatrice automatica.
La raccolta a mano è invece raccomandata per i vini liquorosi, per i quali è richiesta una valutazione mirata del livello di maturazione e il focus sulla muffa nobile, che si forma a seguito di un’alternanza tra momenti all’insegna del clima caldo-secco e altri in cui, invece, domina l’umidità.
Quando si parla di vino bianco, è necessario fare un cenno anche alle diverse tipologie. Molto comune è il vino bianco secco, privo di zuccheri e frutto di un processo produttivo estremamente complesso.
Esistono anche i bianchi dolci e i già menzionati liquorosi, che vengono prodotti adottando metodologie come il blocco mirato della fermentazione, con lo scopo di evitare che la componente zuccherina si trasformi in alcol.
Gli spumanti, invece, mantengono l’anidride carbonica naturalmente prodotta dai lieviti in corso di fermentazione. Nel caso dei vini bianchi muté, è fondamentale citare l’integrazione dell’alcol in corso di preparazione.
Concludiamo con un cenno agli abbinamenti gastronomici, rammentando la possibilità di partire con un aperitivo con un bianco freddo, per poi proseguire eventualmente con vitigni più strutturati come quelli tipici del Sud Italia, complementi perfetti a piatti di pesce con note speziate e a preparazioni a base di carne bianca.



