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Sanità, l’allarme della Cisl: “Bisogna assumere”

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“Una situazione difficile per tutto il comparto sanità”.

È l’allarme lanciato da Pietro Antonacchio, segretario provinciale della Cisl Funzione Pubblica. A preoccupare, in particolare, è la questione legata al personale.

Di qui la richiesta di nuove assunzioni chiamate a dare ossigeno ad un settore che ne ha grande necessità.

 

L’INTERVISTA A PIETRO ANTONACCHIO

PIANO DELLE ASSUNZIONI DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE 2019

La Regione Campania ha stipulato con il Governo il Piano di Rientro dal disavanzo del bilancio SSR nel marzo 2007 a causa dello sforamento di circa 14.000 miliardi di vecchie lire al 31.12.2005.Tra i provvedimenti di razionalizzazione della spesa è stato previsto un ingente blocco del turn over del personale del SSR.

Nel 2007 erano in servizio 56.500unità che si è via via ridotto fino a 43.000unità al dicembre del 2016, con una perdita di 13.500tra operatori medici e di comparto.

“Solo di recente – si legge nel piano ospedaliero – abbiamo dato impulso ad una netta inversione di tendenza, sia relativamente alle procedure di stabilizzazione dei precari che ai processi di nuovi reclutamenti allo stato in corso di attuazione. In particolare, già nel 2015 si è proceduto a stabilizzare circa 800unità di personale dirigenziale e di comparto ai sensi del DPCM 6 marzo 2015, che prevedeva tale procedura da realizzarsi in un quadriennio e che noi abbiamo invece realizzato, prima Regione d’Italia, in meno di due mesi. Questo processo vede rinnovato l’impegno a completare le procedure anche per le altre forme di lavoro flessibili previste dalla nuova norma (Legge 208/2015 e s.m.i.), ovvero i co.co.co, i co.co.pro. le partire iva, che vedono interessate professionalità che ancora da decenni hanno i loro contratti prorogati di anno in anno”.

Quanto alle procedure di reclutamento è ormai in via di completamento una imponente attività di ricognizione presso le aziende sanitarie del personale in servizio, suddiviso per discipline, categorie e allocazioni nelle singole Unità Operative dei presidi ospedalieri e territoriali. Tale indagine offrirà un quadro chiaro della consistenza del personale oggi in servizio e della sua dislocazione appropriata per rendere ottimali i processi di assistenza sanitaria sia nell’ambito ospedaliero che territoriale.

“L’indagine – si legge ancora nel documento – ci consente di stabilire, rispetto al reale fabbisogno di personale occorrente, quante nuove assunzioni richiedere ai Ministeri affiancanti. Il fabbisogno ideale, per il quale tavoli romani stanno lavorando da mesi per stabilire standard nazionali, in Campania trova riferimento in circa 50.200 unità (DCA 67/2016), mentre al dicembre 2017 registriamo un numero di teste entrate o solo autorizzate –con specifici DCA e con anticipazioni straordinarie per esigenze regionali (Ospedale del Mare, Pronti Soccorso, sanità animale) pari a 46.200.Siamo pronti, quindi, a richiedere ai Ministeri vigilanti nuove assunzioni per almeno 4000/4.500unità, e vi annuncio che sul numero autorizzato diremo ai Direttori Generali delle Aziende di attivare le procedure di stabilizzazione previstedala norma vigente (L. 208/2015 art. 1 comma 543) fino al 50% della quota assegnata, attraverso concorsi riservati ai precari”.