Laviano (SA) – Annullato il sequestro preventivo da circa 40 milioni di euro.
È quanto deciso dal collegio dei magistrati della sezione penale del Tribunale di Matera, composto dai giudici Valerio Giovanni Antonio Sasso, Domenico Colucci e Giuseppe Di Giuseppe, che ha disposto l’annullamento del decreto di sequestro di beni, conti correnti e denaro ai fini della confisca.
[di Mariateresa Conte]
Il provvedimento riguardava l’ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato nell’ambito dei lavori di riqualificazione energetica finanziati con il Superbonus 110% per il villaggio antistress del Comune di Laviano, per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro.
Il sequestro coinvolgeva due società, la Polis Mathera Società Cooperativa e la Efficient Building Spa, e otto indagati, tra cui l’ex sindaco di Laviano, Oscar Imbriaco. L’ordinanza era già stata annullata e rinviata al Tribunale di Matera dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 1260/2025, che aveva rimesso la decisione ai giudici lucani.
Accogliendo le indicazioni degli ermellini, il Tribunale di Matera ha quindi disposto il dissequestro e la restituzione di beni, immobili, denaro e conti correnti nella disponibilità degli imputati.
La vicenda trae origine da una maxi inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno, avviata nel 2023, che aveva portato a processo 13 soggetti tra persone fisiche e società, accusati a vario titolo di truffa sulle agevolazioni fiscali del Superbonus 110%.
Secondo le indagini della Guardia di Finanza di Salerno, la società appaltatrice Efficient Building Spa e la società committente Polis Mathera avrebbero simulato l’esecuzione di lavori mai realizzati o mai completati, ottenendo crediti d’imposta per interventi di efficientamento energetico e antisismico.
In particolare, a fronte di 300 unità abitative prefabbricate, i lavori avrebbero interessato solo 13 unità, pur essendo state asseverate opere per quasi 39 milioni di euro, attraverso documentazione tecnica, progettuale e contabile ritenuta falsa, indicando anche immobili comunali inesistenti.
Per tali ipotesi accusatorie, il GIP aveva disposto il sequestro preventivo di immobili e conti correnti. Tuttavia, la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso delle società, aveva rinviato la decisione al Tribunale di Matera, che nelle scorse ore ha annullato il decreto di sequestro e disposto la restituzione dei beni.
Infine, anche l’ex sindaco Oscar Imbriaco, all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio tecnico comunale e successivamente dimessosi, tramite il suo difensore di fiducia, l’avvocato cassazionista Francesco Marciello, ha presentato richiesta di immediato dissequestro e restituzione dei beni oggetto del provvedimento annullato.



