La crisi continua a fare vittime a Battipaglia, una situazione riconosciuta anche dalla Regione Campania, che, infatti, ha concesso alla capofila della Piana del Sele l’area di crisi complessa. E’ la Simer a chiudere i battenti. L’azienda, che produce elementi frenanti per autoveicoli, ha avviato la procedura di licenziamento per i 47 dipendenti dello stabilimento battipagliese. Nei giorni scorsi, negli uffici della Regione, davanti ai rappresentanti sindacali, la società ha confermato l’impossibilità di proseguire l’attività. Una scelta, quella del patron Giovanni Marrandino, causata dalla crisi che ha preso il via nel 2012, tra difficoltà finanziarie, problemi con le banche e calo di commesse. Le prime dieci persone vennero licenziate pochi mesi dopo i primi accenni di calo; in molti successivamente decisero autonomamente di andar via. In cinque anni, l’azienda, che contava 72 dipendenti, si è ridimensionata fino ad arrivare a soli 47 operai. Nonostante il ricorso ad ogni tipo di ammortizzatore sociale, la situazione non è migliorata. Il fardello debitorio è lievitato fino a poco più di quattro milioni di euro, con un’esposizione verso i lavoratori che, tra arretrati e trattamenti di fine rapporto, ammonta a un milione di euro.