Movimenti e prelievi non autorizzati dai conti correnti intestati al Comune di Battipaglia.
L’ente chiama in giudizio Poste Italiane. Stando a quanto emerge da una recente delibera di giunta, a seguito di alcuni controlli eseguiti dal dirigente del Settore finanziario, Giuseppe Ragone, come scrive “La Città” sono emerse alcune anomalie. Da gennaio di quest’ anno fino alle ultime settimane Poste italiane avrebbe autorizzato numerosi prelievi ai quali il Comune, a suo dire, non avrebbe mai dato il via libera.
Cifre che oscillano dai 500 ai 600 euro mensili, per un totale, di circa 3mila euro. Denaro finito nelle casse di un’ importante società con sede ad Assago, dedita al marketing digitale. Transazioni non autorizzate secondo l’ente, ma Poste Italiane, dal canto suo, un ‘autorizzazione sottoscritta a nome d’un rappresentante dell’ Ente ce l’ avrebbe. Non si esclude che qualcuno avrebbe potuto bucare il sistema di protezione delle informazioni del Comune di Battipaglia.
Per fortuna nell’ente se ne sono accorti bloccando la prassi, evitando un danno ancor più significativo rispetto ai 3mila euro. Potrebbe essere anche una truffa. Saranno i giudici, a chiarire il contenzioso tra le Poste ed il comune.