S’è svolto ieri ad Eboli, in piazza della Repubblica, l’incontro tra gli amministratori locali, i
comitati, le associazioni e i cittadini di Eboli e dei comuni interessati dal progetto della nuova linea alta velocità Battipaglia-Romagnano. A gran voce i sindaci dei comuni interessati dall’opera dicono no a questo scempio ambientale ed urbanistico del territorio.
Una presa di posizione netta e contraria, nel merito e nel metodo del progetto di RFI.Una ferita mortale sulle carni di un territorio che verrebbe devastato in maniera irreversibile da un’opera invasiva e senza alcuna ricaduta per le comunità. Distruzioni di civili abitazioni, impatto urbanistico, implicazioni idrogeologiche, ripercussioni sociali, valutazione costi/benefici assente. Questo è emerso ad Eboli i eri sera.
Continua sull’intero territorio provinciale la mobilitazione del Comitato per l’Alta Velocità
nel Cilento, dell’Associazione” Sapri oltre Pisacane” e di “Codici” contro il nuovo progetto
di collegamento ferroviario AV Salerno-Reggio Calabria, dopo l’incontro di ieri sera ad
Eboli saranno avviate le azioni legali, qualora l’esito della conferenza dei servizi non sarà
quello auspicato nonostante i numerosi no, in concomitanza alle iniziative sociali e
istituzionali finalizzate a favorire il confronto tra cittadini e autorità nazionali ed europee.
Il fatto politicamente rilevante è che i comuni di Eboli, Campagna, Sicignano degli Alburni,
Contursi, Palomonte e Buccino si sono orientati ad assumere iniziative congiunte sul piano
politico-istituzionale e se sarà necessario anche giudiziarie contro la incombente minaccia
del progetto di stravolgimento urbanistico, ambientale e socio-economico del territorio. Le
amministrazioni locali hanno rivendicato, con le Associazioni e i Comitati il ruolo di soggetti
attivi nella difesa delle regole e delle prescrizioni normative di rango nazionale e
comunitario che il progetto di nuova opera minaccia di infrangere.
Il sindaco Conte ha proposto e chiesto l’unanimità delle amministrazioni circa le iniziative da intraprendere, mediante delibere dei consigli comunali congiunte con tutti gli enti dell’area Sele, del
Cilento e del Golfo di Policastro.
Grande assente finora è stata la Regione Campania lamentano gli amministratori locali, in
particolare di Eboli e di Campagna, ma nel contempo la disponibilità ad avviare
un’interlocuzione dialettica con la Regione e il Governo per far valere le ragioni dei territori
in difesa della linea Tirrenica.
comunicato stampa