Novità ad Eboli sul processo inerente le telecamere, il tecnico ha patteggiato.
Si è conclusa ieri presso il Tribunale di Salerno, la vicenda processuale del tecnico, Fabio Ciaglia, coinvolto nel processo sulle videocamere di sorveglianza. Come riporta “il Mattino”, Ciaglia, assistito dall’ avvocato Franco Cardiello, ha chiesto e ottenuto il patteggiamento a 1 anno e 10 mesi e il pagamento di 3mila euro alla ditta Meridiana, per l’ accusa di corruzione.
Per l’ accusa di peculato che riguardava lo stesso Ciaglia e l’ ex assessore, Ennio Ginetti, il pm, Carlo Rinaldi, ha chiesto l’assoluzione per Ciaglia in quanto non ci sono prove dell’ acquisto dei faretti led.
Sempre il pm ha poi sciolto il dubbio sull’affidamento diretto per la messa a punto del sistema di videosorveglianza, non “abuso d’ufficio” ma “turbativa d’ asta”.
Inoltre il tecnico, riconoscendo la sua parte di colpe nella gestione dell’ intera vicenda, si era mostrato disposto alla restituzione delle somme ottenute.
Solo la ditta Meridiana ha accettato la restituzione, mentre hanno rifiutato sia la Sarim che la Dock group. Punto importante è il Comune di Eboli, costituitosi parte civile attraverso il legale Giovanni Sofia, non si è opposto al patteggiamento di Ciaglia.
Dunque,ora la decisione dei giudici pesa come un macigno per gli imputati che hanno scelto di seguire il rito ordinario del processo.
Nello specifico sono alcuni ex amministratori come l’ ex sindaco Massimo Cariello, l’ ex assessore Ennio Ginetti e le ditte Sarim, Meridiana e System Menagement. Sempre nella giornata di ieri c’ è stata l’ udienza per il processo Croce rossa.
È stata sentita in aula la testimone della difesa, Livia Lardo, già segretario comunale nominata dall’ allora sindaco Cariello nel 2015.
La Lardo ha confermato tutto l’ iter documentale che ha portato all’ odierno processo, come da sua relazione depositata agli atti dell’ inchiesta. Il tutto è stato rinviato al prossimo primo marzo.